eh già...alla fine lui c'è sempre e ritorna...sempre...in misura più o meno grande ma è lì...
e quando è così ho sempre bisogno di scrivere...quasi come fosse liberatorio scrivere qui, quasi come non potessi davvero fidarmi di nessuno, di dire certe cose a nessuno...
ma alla fine nemmeno io so cosa devo dire...ci risiamo dopo un anno di più o meno tranquillità, nonostante mille sacrifici, decisioni, svolte e tutta una serie di cose in previsione di quello che potrebbe essere ecc... mi ritrovo in una situazione lavorativa precaria...e questo mi ributta in un corridoio scuro, mi fa riemergere tutte le paure e insicurezze di cui non sentivo assolutamente la mancanza.
questa settimana anziché 6 se tutto va bene, lavoro 2 giorni...due giorni in una settimana...il week end...sono arrabbiata...sì provo ira...perché non avviene perché il posto dove lavoro, dove ho veramente costruito qualcosa va male ma perché la conduzione famigliare ha risentito di uno stipendio in meno, situazione derivata da una scelta comprensibile sì, ma forse un po' azzardata e precipitosa di una persona.
e così oltre a loro chi ci rimette sono io.
e questo mi fa davvero arrabbiare, per colpa di una serie di decisioni discutibili, io ricado nel baratro dell'incertezza, del nulla degli annunci di lavoro, senza parlare del fatto che ormai siamo a settembre, e io devo decidere a questo punto se iscrivermi al II anno della scuola privata che sto facendo oppure...
se avevo dei dubbi non erano per motivi economici, perché pur se facendo un lavoro molto umile, però con altrettanta umiltà riuscivo a mantenermi anche gli studi (che purtroppo posso fare solo privatamente).
i miei dubbi erano maturati dall'ultimo anno di vissuto...sono successe diverse cose, soprattutto dentro di me...
mi sento sempre più lontana da questo mondo così pecoreccio, mi sento invece sempre più in armonia (in tutti i sensi) e vicina al mondo della Natura...e all'equilibrio interno...ne ho avuto assaggi proprio in seguito a delle situazioni (visite - wild - e qui mi capisco da sola) e quello vorrei mantenere...
l'ideale (e magari anche un diritto) sarebbe avere un lavoro dignitoso, che ci riempia le giornate di tutto, entusiasmo e passione comprese. non pretendo cose da ricconi, ma un lavoro dignitoso, con uno stipendio dignitoso e che mi piaccia magari. utopia.
semplicemente utopia. eppure vorrei essere positiva. ma come si fa?
effettivamente avevo anche altri progetti oltre a quello di finire la scuola e prendermi un diploma di qualifica per una professione. vorrei fare altri corsi, e questo sono a strettissimo contatto con la natura, la mia vera dimensione. quella è assolutamente la mia vera dimensione. io solo in mezzo agli animali e alla Natura sto bene.
che cosa sbaglio?
che cosa mi manca?
perdo la strada proprio ora che ci sto lavorando per percorrerla?
sentirsi così...non mi piace...