msmartikas
giovedì 28 settembre 2017
depressione o cosa...
la cosa non che mi piaccia, ma alla fine sei tu l'unico che mi ascolta, o così me la figuro io, aggrappandomi ad un raggio di sole...
la parte finale dell'estate è stato un crescendo di negatività, già prima delle ferie a lavoro avvertivo il negativo dovuto alla situazione (non a me), la stanchezza del progetto di stage e lavoro insieme mi avevano richiesto almeno una parte delle ferie NECESSARIAMENTE senza pensieri...e poi si ritorna a lavoro e poi...si rimane quasi a piedi, senza nulla, all'improvviso, alla soglia di tanti progetti in testa...rovinando per primo quello già intrapreso da un anno...
e così ho passato una fine di agosto e un settembre che invece di riposarmi, svagarmi e sentirmi libera di fare, sono stati come da reclusa in casa, senza uscire se non per cose mirate (colloqui di lavoro inutili, perché solo queste aziende stile americano ti chiamano), senza vedere o quasi nessuno, senza sentire o quasi nessuno, cercando di limitare il caso al minimo indispensabile per non fare preoccupare le persone che so che starebbero male...ma cercando anche di vedere se trovavo alternative..e così disperata sugli annunci di lavoro...una tristezza che ti affossa...avrò mandato mille c.v. e di questi invii ho avuto riscontro a 3-4 circa...e come dicevo cose che non mi interessano...non perché io non abbia voglia di lavorare, ma perché ho un'età (e anche questa mi penalizza assai!), sono veramente stanca e stufa di perdere tempo, e devo capire se davvero devo lasciare perdere tutto l'ultimo anno (lavoro e I anno di scuola senza nessun diploma, che prenderei invece alla fine del secondo)...è stato, ed è, infernale...ricadere negli abissi dell'inizio dello scorso anno...
il lavoro è il mio problema più grande, ma anche il mio desiderio più grande, vorrei SOLO avere un lavoro che mi piaccia, che non mi pesi, che mi impegni ma mi dia soddisfazioni, e che a fine mese mi faccia stare "tranquilla" (per quanto ci si possa stare ai tempi di oggi)...non mi sembra di chiedere l'America...ma un lavoro che mi piaccia davvero, anche la commessa ma in un posto che mi appassioni...dove posso stare bene e dare davvero quello che so che posso dare...ma perché non posso avere questa opportunità...mi dispero ad avere sempre questo pensiero, fisso, giorno dopo giorno, poi cerco di essere forte e in certi giorni ci riesco anche, cerco di non pesare oltre a lui, eppure mi sento così inutile, oltre che frustrata.
oggi è una di quelle giornate NO in toto...oggi ogni cosa non ha avuto il giusto verso...e quando ti senti così anche il minimo diventa una montagna invalicabile...oggi vorrei davvero sparire...l'ho detto a lui quando è andato a lavorare, e mi ha risposto ironicamente che poi sarei finita su chi l'ha visto, e io ho detto di non cercarmi...ma davvero vorrei sparire...andarmene...non so nemmeno dove...e come dato che non ho nemmeno la possibilità di farlo...
ma poi dove vado...cosa faccio...da una parte vorrei andarmene lontano e ricominciare tutto...ma ricomincerei una vita vera? sì perché adesso mi sento come sospesa, non padrona della mia vita, e questo mi irrita, mi indebolisce, mi infastidisce, mi distrugge...non sono più una bambina e vorrei scegliere...adesso sì...non l'ho fatto per troppo tempo (quando sicuramente avrei dovuto! tanto rammarico!!!) e adesso che voglio farlo...non posso...non mi sento libera di nulla...e anzi ogni volta che faccio o dico qualcosa mi sento fuori luogo, sbagliata qualcosa del genere.
questo aiuta secondo te?! beh è ovvio che no...o meglio aiuta sì, ma a deprimersi...
e ricominciano le lacrime, gli occhi sempre lucidi ad ogni pensiero...il mio essere nervosa, triste, sempre su queste cose...ho perso l'equilibrio che avevo trovato...e ora non so più chi sono...dove sono...prima passeggiavo con la piccola e questo pensavo...mi sento come se non fossi io, o come se fossi impotente dentro un corpo amorfo...ho tanta volontà di fare, ma di fare qualcosa che mi appassioni (e sono diverse le cose), prontissima per imparare...ma passano i giorni e tutto mi delude, partendo da me stessa...alla fine finirà anche tutta questa forza che ho dentro...
la forza del pianto supera quella del sorriso.
e se me ne vado, ripensandoci, posso davvero risolvere il problema o spostarlo?
ma dove vado...mi posso fidare degli annunci di lavoro? non conosco nessuno che mi possa aiutare in questo, e cmq non sono mai all'altezza, quindi cmq mi devo accontentare sempre di qualcosa di umile, non che ci sia nulla di male, ma dovrei trovarlo affidabile, ma poi se è l'estero come faccio con la lingua...ma poi dove dormo...come mi mantengo...
e poi sarei davvero sola...molto più di adesso...
anche se ora mi ci sento, un po' per scelta, un po' perché forse me lo merito...mi sento sola sì...non ho nessuno con cui parlare davvero, profondamente...lui poverino si sciroppa anche troppo...eppure io sento che ho bisogno di parlare con qualcuno, di scambiare punti di vista, di avere una parola di conforto magari, anche di avere una parola che magari mi possa far ragionare in maniera lucida, perché poi perdo lucidità secondo me ad un certo punto.
forse dovrei resettare tutto.
o forse dovrei volere il tutto con più cuore. sì perché ho sempre creduto che "volere sia potere"...ma perché non arriva nulla, io mi sbatto e ci metto l'anima ma ho solo il nulla davanti...
o forse dovrei volere il tutto con più cosa?
mi sfugge tutto...sento che vorrei inventarmi qualcosa, ma non so nemmeno da dove iniziare...
mi distruggo di pensieri negativi, e quando cerco di dare spazio a quelli positivi poi qualcosa mi riporta all'oscurità...sempre...è sempre così nella mia vita.
la troppa sensibilità, la troppa empatia, sempre troppo tutto quello che non dovrebbe esserci e nullo invece tutto quello che dovrebbe esserci.
il caos dilaga nella mia mente...e io sprofondo...e così forse mi perderò anche quello che di buono c'è...m come faccio ad essere felice, se non lo sono?
sto "vivendo" (per modo di dire) una vita che non è mia...sono spettatrice...esatto...e questo mi riporta ad un libro che devo aver letto...mi ha aperto un piccolo cassetto nella memoria...
vivere da spettatori la propria vita. ma che senso ha?
secondo me nessuno. e forse io l'ho fatto davvero anche troppo in precedenza. il brutto è che adesso che non voglio assolutamente più farlo non so da che parte andare.
il paradosso...ma la vita è questa, un continuo di paradossi...
"magari fuggire non è la soluzione, magari fuggire è una resurrezione"...
"il mio destino è stare fuori o dentro"?
lunedì 11 settembre 2017
cercare lavoro oggi...
intendo per noi comuni mortali, non super specializzati, non super laureati (ma non per questo non privi di intelligenza e di cultura), non super raccomandati...ecco forse è proprio questo il fulcro...
in Italia oggi trovi lavoro solo se conosci (o quasi), se hai volontà, voglia di fare, di imparare se è una cosa nuova, di far vedere che sei una persona seria, che sei effettivamente un risorsa non importa nulla a nessuno...sei scartato a priori...senza praticamente possibilità...questo è quello che vissuto per alcuni mesi, fino a quando poi grazie ad un'amica ho trovato un lavoretto (che oggi praticamente non ho più e non per motivi dipendenti da me)...ecchelallà...conoscenze...spintarelle...favori...meritocrazia zero...voglia di valorizzare una persona come risorsa in un'attività men che meno... e che mi ritrovo di nuovo ad affrontare (e io mi chiedo per quanto ancora...perché non ho le forze necessarie per ripassare quei mesi bui...)...
mi sento arrabbiata, delusa, frustrata...esattamente come se ogni giorni la mia dignità fosse presa a schiaffi, o stracciata in mille pezzi...
capisco tutte quelle persone che sono alla ricerca di lavoro, che hanno bisogno di lavorare e di uno stipendio...cosa che chi non passa, credetemi, non può capire...
in quanti siamo ad essere in queste condizioni?!
e come si fa...mi sto torturando eppure cerco di non buttarmi giù, penso che la mia intelligenza sia superiore...ma contro il sistema che funziona così con l'intelligenza che ci fai...
devi farti "amici" chiunque...con la speranza di trovare qualcuno che possa darti una possibilità????
oddio non riesco nemmeno a pensarlo...
penso e ripenso che devo inventarmi qualcosa mentre mi sbatto ma nulla si muove...ma non ho la più pallida idea di cosa...
qual è la soluzione...qual è...
sabato 9 settembre 2017
"è la vita in cui abiti...
la vita in cui abito...già ora la vita in cui abito mi riserva fresco fresco il lavoro solo nel week end (come forse avevo già detto), lo sbattimento per cercare qualcosa (magari full time ma di decente), mille pensieri su che cosa e come farlo...è settembre inoltrato, e io sto rimandando di giorni una decisione che dovrò prendere, entro breve, l'iscrizione al II anno del corso...una scuola privata e quindi costosa...ma senza un lavoro che mi permetta di includere alla mia vita anche quella come faccio...ok la situazione potrebbe essere momentanea...ma non lo so...non mi convince e soprattutto non c'è nessuna, nessuna, nessuna sicurezza...l'aria è decisamente cambiata a lavoro...regna tensione (non fra di noi), ma la si percepisce, il che non penso possa essere positivo, anche nelle finalità dell'attività (vendere prodotti). mi dispiace dirlo ma da quando per motivi di necessità lui è tornato a pieno regime non è più la stessa cosa...
ma finchè ho solo questo tocca sopportare...anche questo...
la cosa è ancora celata ai molti (famiglia compresa per non farla preoccupare), ma entro questo mese devo prendere la decisione...e questo mi mette una serie infinita di pensieri, una dose infinita di malumore e preoccupazione.
mando c.v. tutti i giorni, finora ho fatto 3 colloqui, di cui 2 perdite di tempo (oggi fare colloqui è diventato per noi comuni mortali cosa di lusso, e quando riesci il più delle volte sono truffe, o network marketing di dubbia professionalità, o ti attirano dicendo - o scrivendo negli annunci di lavoro - delle cose poi ti vogliono far fare altro, e poi il più degli annunci o sono falsi o non ti danno nemmeno un minimo riscontro)...per cui il già vissuto ritorna prepotentemente al presente e pure costante...un incubo!!! e devo far finta di niente...mi rintano dentro casa per risparmiare, davanti al pc per il motivo sopra descritto, mangio (e con l'incubo ritorna anche l'incubo fame nervosa che sta già operando, e ahimè con risultati, su di me)...
ma che succede?!?!?!?
la guerriera che ho scoperto essere in me sta lottando per non cadere, che sarebbe la cosa più facile in assoluto da fare, ma tutto mi rema contro...
l'ultimo colloquio è da segretaria, il posto decisamente mollllllllllllllllto particolare, gli orari sarebbero carcerari fondamentalmente, perché dal lunedì al sabato compreso dalla mattina alla sera si starebbe lì dentro con orario continuato...però è anche vero che alla fine del mese ci scappa fuori uno stipendietto più o meno dignitoso...forse finora il più dignitoso che avrei avuto...ma siamo agli inizi, ho chiesto di poter fare una giornata di prova, i titolari stanno già programmando diverse giornate di prova con le candidate interessate...quindi sono in attesa di giocarmela...
al momento, purtroppo, la mia priorità è il lavoro...
se trovassi un posto che mi darebbe un minimo di tranquillità rinuncerei alla scuola...con tristezza, e anche un po' di rammarico (avendo fatto un I anno che mi è costato tantissimi sacrifici e non solo economici, e non avendo nulla in mano)...
la situazione questa è...lupo solitario più che mai ma che avrebbe bisogno invece di qualcuno vicino...il mio compagno lo è per quello che può, povero lui già si sobbarca tutte le spese, tutte le cose di casa e anche una compagna che si lamenta sempre, ed è di pessimo umore (nonostante non molli...ancora) in questo momento...
mi sono vista con un'amica di lungo tempo in quel della sua casa...e siamo state insieme da prima di pranzo fino a quasi le 22...erano mesi che non ci vedevamo...e siamo andate di parole parole parole...per fortuna almeno in quel giorno ho potuto parlare e confrontarmi, e ascoltare ovviamente...anche lei è più o meno sulla mia stessa barca...che tristezza...era una volta...!
baby mi sta facendo pensare...una persona che mi è davvero vicina nell'anima...eppure ci siamo visti un paio di mesi fa...poi ok la stagione estiva...ma se non mi faccio viva io non ho riscontri...l'ultima volta per messaggio gli ho accennato ed ho avuto qualche risposta di vicinanza / incoraggiamento poi il silenzio....ultimo contatto a riguardo appunto una settimana fa...nemmeno un "come va?"...ma tanto lo so...è così...non è sempre e non è costante...sono solo io che ne avrei davvero bisogno...ma forse mi sta facendo pagare quando quest'anno al suo ritorno io ho avuto un blocco...e aveva bisogno di tutto il contrario...io non c'ero, non ci sono stata nel momento in cui aveva bisogno...e di me... che male...ancora ci sto male se ci penso...ma poi sembrava tutto a posto...chi lo sa...oppure è semplicemente tempo impegnato in altro...e io passo in secondo piano...non lo so...ma ci sto pensando tanto...avrei veramente bisogno della sua presenza...che invece non c'è...
che dire...non è un bel momento...e no so come uscirne...
"niente paura" dice sempre il Liga in quella canzone...ma come si fa...
giovedì 31 agosto 2017
quel lato oscuro che c'è...
e quando è così ho sempre bisogno di scrivere...quasi come fosse liberatorio scrivere qui, quasi come non potessi davvero fidarmi di nessuno, di dire certe cose a nessuno...
ma alla fine nemmeno io so cosa devo dire...ci risiamo dopo un anno di più o meno tranquillità, nonostante mille sacrifici, decisioni, svolte e tutta una serie di cose in previsione di quello che potrebbe essere ecc... mi ritrovo in una situazione lavorativa precaria...e questo mi ributta in un corridoio scuro, mi fa riemergere tutte le paure e insicurezze di cui non sentivo assolutamente la mancanza.
questa settimana anziché 6 se tutto va bene, lavoro 2 giorni...due giorni in una settimana...il week end...sono arrabbiata...sì provo ira...perché non avviene perché il posto dove lavoro, dove ho veramente costruito qualcosa va male ma perché la conduzione famigliare ha risentito di uno stipendio in meno, situazione derivata da una scelta comprensibile sì, ma forse un po' azzardata e precipitosa di una persona.
e così oltre a loro chi ci rimette sono io.
e questo mi fa davvero arrabbiare, per colpa di una serie di decisioni discutibili, io ricado nel baratro dell'incertezza, del nulla degli annunci di lavoro, senza parlare del fatto che ormai siamo a settembre, e io devo decidere a questo punto se iscrivermi al II anno della scuola privata che sto facendo oppure...
se avevo dei dubbi non erano per motivi economici, perché pur se facendo un lavoro molto umile, però con altrettanta umiltà riuscivo a mantenermi anche gli studi (che purtroppo posso fare solo privatamente).
i miei dubbi erano maturati dall'ultimo anno di vissuto...sono successe diverse cose, soprattutto dentro di me...
mi sento sempre più lontana da questo mondo così pecoreccio, mi sento invece sempre più in armonia (in tutti i sensi) e vicina al mondo della Natura...e all'equilibrio interno...ne ho avuto assaggi proprio in seguito a delle situazioni (visite - wild - e qui mi capisco da sola) e quello vorrei mantenere...
l'ideale (e magari anche un diritto) sarebbe avere un lavoro dignitoso, che ci riempia le giornate di tutto, entusiasmo e passione comprese. non pretendo cose da ricconi, ma un lavoro dignitoso, con uno stipendio dignitoso e che mi piaccia magari. utopia.
semplicemente utopia. eppure vorrei essere positiva. ma come si fa?
effettivamente avevo anche altri progetti oltre a quello di finire la scuola e prendermi un diploma di qualifica per una professione. vorrei fare altri corsi, e questo sono a strettissimo contatto con la natura, la mia vera dimensione. quella è assolutamente la mia vera dimensione. io solo in mezzo agli animali e alla Natura sto bene.
che cosa sbaglio?
che cosa mi manca?
perdo la strada proprio ora che ci sto lavorando per percorrerla?
sentirsi così...non mi piace...
mercoledì 13 aprile 2016
Vivere una depressione con consapevolezza?
martedì 15 marzo 2016
Come lo intitolo...
domenica 17 gennaio 2016
Piercing che passione! Quelli che farei e quelli che non farei
Ed eccoci qua, ancora a parlare di piercing, in realtà da quasi un anno a questa parte pensavo di averne non dico abbastanza, ma il giusto. Ora non dico che domani ne vorrei fare un altro...bugiaaaaa domani ne farei un altro in effetti ma di questo parleremo più tardi. Ora vorrei elencare quelli che mi piacciono e quelli che invece non mi piacciono e/o non farei.
Partiamo con l'elencare tutti quelli che mi piacciono, di qualcuno metto anche i nomi che so: in primis tongue (lingua), nostril (naso), ashley (una specie di vertical labret inverso, va dall'interno all'esterno al centro del labbro inferiore), vertical labtet, sopracciglio, labret, dermal o microdermal tipo punto luce sul collo o nel viso vicino all'occhio, trago, helix, monroe (sopra il labbro laterale tipo neo)
Mentre per esempio mi piace ma non credo che farei navel e anti navel (ombelico sopra e sotto), non mi piacciono un granchè septum (o meglio questo secondo me è in assoluto il piercing che non sta bene a tutti, ad alcuni sta veramente male anzi), surface vari, detesto il bridge (quello in mezzo agli occhi, lo trovo orribile), detesto anche l'industrial (ahhhh solo l'idea mi fa rabbrividire, cmq è quello da una parte alta a una parte più bassa dell'orecchio), anche se fa molta tendenza non mi piace per niente il medusa (quello sopra il labbro superiore al centro), capezzolo e organi genitali non li farei proprio.
Pre, anzi post - mettiamo che non sono amante dell'eccesso sotto questo punto di vista, non mi piace vederne troppi addosso ad una persona (son gusti), tantomeno a me.
Quelli che ho sono 3, ossia: nostril, lateral labret e tongue. Quello che farei domani è invece l'ashley...oh my god che trip adesso co sto ashleyyyy noooooo perché?!?!? Mi intriga un sacco l'idea del brillantino sul labbro anche se non so né se mi starebbe bene né se sia molto portabile.
Bello è bello per me, ma l'ho scoperto da poco. Devo chiamare un esorcista che mi liberi dall'ossessione pierciniana!!!!
E visto che ci siamo uno anche per quella tattooiana.